LA NOSTRA STORIA

L’associazione La Mongolfiera di Giorgia Onlus nasce in memoria di Giorgia Praloran che ci ha lasciato nell’ottobre del 2016

L’associazione La Mongolfiera di Giorgia Onlus nasce in memoria di Giorgia Praloran che ci ha lasciato nell’ottobre del 2016 per una forma molto aggressiva di tumore al cervello: il glioblastoma multiforme. Al momento della diagnosi, senza grandi preavvisi, Giorgia aveva da poco compiuto diciotto anni e, in tredici mesi, la malattia se l’è portata via.

Giorgia era studentessa al Liceo Scientifico Galilei di Belluno, aveva appena finito il quarto anno con ottimi risultati, grazie ad un  grande impegno che le assorbiva gran parte del tempo libero. Ma non era lo studio la sua grande passione! Adolescente forse un po’ fuori dalle righe, Giorgia, che per tutti in famiglia è sempre stata Paciuga, era grande appassionata della disciplina dello yoga che esercitava senza sforzo, naturalmente. Agli esercizi e alla meditazione amava alternare l’hobby della lettura, spaziando dai romanzi storici ai thriller, passando per la saga di Harry Potter, schivando invece la poesia… che non era nelle sue corde! Particolarmente curiosa ed ironica, adorava Surya, la sua cagnolina, e amava viaggiare e visitare nuovi posti, ma sempre con il pensiero di tornare a casa.

Giorgia non smetteva di sognare e lasciava correre la fantasia anche a casa, nella sua camera, attorniata dai colori, per lei indispensabili  insieme alla musica, dalle centinaia di orecchini, dai piercing di cui faceva scorta ovunque andasse e dalle mongolfiere…. riproduzioni in tutti i materiali, appese sopra il suo letto, disegnate sui mobili, stampate sui vestiti….. il suo simbolo! Simbolo che l’ha accolta anche all’arrivo in hospice, quando entrando nella stanza Antelao, ha trovato tre quadri di mongolfiere. Simbolo che si è ripresentato sotto forma di regalo di compleanno da parte dei volontari dell’Associazione Cucchini e che l’ha accompagnata nella malattia ogni giorno, appeso sopra il suo letto.

Il periodo della malattia è stato difficile anche perché, malgrado Giorgia avesse già compiuto i diciotto anni, per le strutture sanitarie era ancora un caso pediatrico. I quasi due mesi passati a Padova, dove Giorgia ha dovuto affrontare il percorso della radioterapia e della chemioterapia hanno messo in luce le difficoltà che affrontano gli adolescenti a trovare una propria collocazione, non essendo più bambini che trovano sollievo anche dai giochi, ma non essendo ancora adulti.

Nel suo percorso Giorgia ha avuto la fortuna di avere accanto i suoi insegnanti di yoga, Antonella e Giacomo, che non l’hanno mai lasciata sola e si sono impegnati gratuitamente per tutto il tempo a sostenerla con gli esercizi di yoga ed i massaggi, assecondando la sua passione e, così, dandole sollievo e permettendole di esprimere la sua personalità, anche se da un letto di ospedale.